Bonifica EX FIBRONIT (sito di interesse nazionale Fibronit)

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Bonifica EX FIBRONIT (sito di interesse nazionale Fibronit)

INTERVENTO:

Interventi di messa in sicurezza d’emergenza dell’area “ex Fibronit” in Comune di Broni (PV) – 1° fase.

COMMITTENTE:

Broni Stradella S.p.A.

PERIODO DI LAVORO:

Prima fase: 12 Gennaio 2004 – 10 Maggio 2005

IL SITO:

Fibronit è un Sito di Interesse Nazionale sito in Broni (PV). Fino alla dismissione nel 1992 per decreto legislativo è stato adibito alla produzione di manufatti in cemento-amianto (“eternit”), essenzialmente tubazioni di varie dimensioni, raccorderie e pezzi speciali (p.e. canne fumarie), lastre per coperture e tetti del tipo ondulato, rette o curve.

EX FIBRONIT

La cessazione dell’attività produttiva ha lasciato presso l’insediamento una situazione di grave rischio per la salute pubblica e l’ambiente, legato alla presenza di varie tipologie di materiali/rifiuti contenenti amianto, all’interno dei capannoni ma soprattutto all’aperto, sui grandi piazzali, pavimentati e non, presenti all’interno dell’area.

Molteplici le criticità ambientali presenti nel sito. Manufatti in cemento amianto (tubi-raccordi-pezzi speciali-lastre) stoccati all’aperto sui piazzali, in vari gradi di conservazione/deterioramento; Residui di produzione contenenti amianto, essenzialmente frammenti di manufatti, sfridi e polveri, accatastati alla rinfusa in cumuli all’aperto su piazzale (frammisti a frammenti/manufatti Ecored privi di amianto); Fanghi e polveri contenenti amianto stoccati in cassonetti/big bags, in parte danneggiati/aperti, all’interno dei capannoni; Altri rifiuti, quali solventi, vernici/impregnanti, oli, stoccati in fusti/latte più o meno ammalorati sia al coperto che all’aperto.

IL PIANO OPERATIVO

La messa in sicurezza del sito è stata preceduta da una fase preliminare dedicata all’approntamento/ripristino delle utilities e delle strutture di cantiere, tra le quali due unità di confezionamento rifiuti/decontaminazione in ambiente confinato e una pesa a ponte. 

La prima fase del piano operativo ha previsto il confezionamento in ambiente confinato, trasporto e smaltimento in discarica Sistema di Montichiari (BS), di cumulo di terreni contaminati da materiali contenenti amianto, per complessivi 99.820 kg (CER 17.06.05). 

In seguito sono stati incapsulati, confezionati e smaltiti nella discarica di Cavriana (MN) sfridi e frammenti di manufatti in cemento amianto, provenienti da cernita su cumulo misto di materiali contenenti (MCA) e non contenenti (MNCA), accatastati alla rinfusa su piazzale (volume complessivo del cumulo misto pari a 2700 mc), per complessivi 343.980 kg (CER 17.06.05). 

MNCA provenienti da cernita su cumulo di cui al punto precedente, per complessivi 534.080 kg (CER 17.01.01), sono stati inviati invece all’impianto di recupero (Valagussa S.r.l., Merate – LC). 

Fanghi/polveri contenenti amianto da contenitori aperti/ammalorati sono stati riconfezionamento in ambiente confinato e conferiti poi per formazione lotto omogeneo a piattaforma polifunzionale Servizi Industriali di Orbassano (TO), per complessivi 95.900 kg (CER 17.06.01). 

Tubi di varie dimensioni, raccorderie, pezzi speciali, lastre sono stoccati sui piazzali, per complessivi 988.120 kg (CER 17.06.05), poi incapsulati e trasferiti nella discarica di SO.ECO per lo smaltimento. 

Pacchi di pannelli in polistirolo contaminati da amianto, sono stati incapsulati e poi smaltiti presso discarica Barricalla S.p.a. di Collegno (TO), per complessivi 4.520 kg (CER 17.06.01). Pitture murali, resine e vernici impregnanti, solventi (CER 08.01.11) e oli (CER 13.02.05) per complessivi 52.790 kg sono stati confezionali e conferiti alla a piattaforma polifunzionale Servizi Industriali di Orbassano (TO) per formazione lotto omogeneo. 

LA TECNOLOGIA

Sono state utilizzate le procedure e le tecnologie in grado di assicurare al personale operante in cantiere, all’ambiente esterno e alla popolazione il massimo grado di protezione.

Durante tutte le fasi delle lavorazioni, gli Enti pubblici di controllo e l’R.T.I., mediante centraline installate in postazioni fisse e campionatori mobili, posizionati presso le aree con squadre in attività e direttamente sugli operatori al lavoro hanno monitorato quotidianamente la concentrazione di fibre aerodisperse.

L’R.T.I. ha predisposto all’interno degli uffici di cantiere un laboratorio da campo, mediante attrezzature e tecnici di laboratorio esterno accreditato SINAL, per il monitoraggio delle fibre aerodisperse, ma anche per le analisi quali-quantitative necessarie ad orientare la cernita dei materiali/manufatti contenenti amianto (MCA) da quelli in fibrocemento ecologico (MNCA).

Le superfici pavimentate libere, dentro i capannoni e all’aperto, sono state quotidianamente ripulite mediante passaggi a umido con motospazzatrice meccanica equipaggiata con filtri HEPA su cabina/scarico e cuffiatura del vano spazzole aspirante.

All’interno del cantiere sono state allestite due unità/ambienti confinati (staticamente e dinamicamente), dotate di precamera e camera confinata per l’ingresso dei materiali, e di più unità pluristadio per l’equipaggiamento e la decontaminazione del personale a inizio e fine turno, e per la decontaminazione dei materiali in uscita: UD Safecar, montata all’interno del capannone principale (superficie confinata 150 mq, volume confinato 600 mc), utilizzata oltre che per la manipolazione e il confezionamento di rifiuti polverulenti, per gli scarichi/bonifiche/manutenzioni periodiche della spazzatrice; Camera Tecnica, allestita all’interno di tendostruttura 10×20 metri montata attorno a cumulo di terreni contaminati, per il loro insaccamento in sicurezza.

I materiali/manufatti contenenti amianto sono stati confezionati, dopo accurata irrorazione con incapsulante, in big bags con liner interno o impacchettati su bancale con doppio telo di polietilene sigillato con nastri e colle adesive. Per i tubi, una delle tipologie di manufatto più presente, la necessità di ridurre i volumi vuoti all’interno dei colli ha consigliato la formazione degli stessi mediante infilaggio di tubi di diametro progressivamente decrescente all’interno di quelli di maggiori dimensioni.

Durante le operazioni di cernita, confezionamento e infilaggio, la movimentazione manuale dei materiali è stata ridotta al minimo: sono stati utilizzati un piccolo carrello elevatore convenzionale, un carrello elevatore telescopico da 35 q.li e un autocarro cassonato con braccio meccanico equipaggiato con ragno, utilizzato soprattutto per le operazioni di cernita sul cumulo di frammenti/sfridi misti MCA/MNCA.