Area Cratere R1c – Mantova (MN)

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Area Cratere R1c – Mantova (MN)

INTERVENTO:

Interventi per la Rimozione dei Rifiuti/Terreni Contaminati in Area Cratere nello Stabilimento di Mantova (MN)

COMMITTENTE:

Edison S.p.A.

PERIODO DI LAVORO:

Settembre 2022 – in corso

IL SITO:

L’intervento è parte della più ampia operazione di bonifica dell’area denominata “Collina”, denunciata nel 1980 da Montedison come discarica esaurita (L.R. 94/80). L’area “Collina” si colloca all’interno del polo petrolchimico di Mantova, all’estremità sud-orientale dello stabilimento di proprietà Versalis, tra il Canale Diversivo ad est, la Darsena a sud, il Canale Sisma ad ovest ed il Parco Serbatoi a nord.

L’area di pertinenza del cantiere ha un’estensione pari a circa 5 ettari di cui 1 ettaro circa, in una sub-zona denominata Cratere (Area R1c), interessando una volumetria complessiva di rifiuti/terreni contaminati da rimuovere stimata in circa 100.000 mc.

CRATERE

L’area Cratere – R1c costituisce di fatto il nucleo della discarica di stabilimento. Al suo interno si trovano matrici diverse ed eterogenee, abbancate in maniera non sistematica. Dalle indagini esplorative disponibili risultano contaminanti sitospecifici sostanzialmente di natura idrocarburica, trovati alle volte in combinazione con metalli (es. mercurio). Nel dettaglio, le matrici abbancate sono costitute dalle code e dagli scarti di lavorazione dello stabilimento (stirene).

IL PIANO OPERATIVO

L’attività consiste nella rimozione in ambiente confinato di circa 100.000 mc di rifiuti e terreni contaminati. Tale volumetria è racchiusa all’interno di un combiwall perimetrale di oltre 400 m lineari. L’intervento prevede la realizzazione di parzializzazioni interne, sempre mediante utilizzo di pali e palancole, in celle operative da 15×15 m, ognuna delle quali interessa l’asportazione di circa 2.200 mc di materiali destinati off- site. Peculiarità del sito e del materiale oggetto di bonifica è quella di non avere sufficiente portanza per il transito e lo stazionamento sulla sua superficie dei mezzi d’opera necessari.

I rifiuti sono costituiti da sostanze volatili e pericolose (COV) pertanto, in ottemperanza alle prescrizioni progettuali, l’intervento è previsto in ambiente confinato all’interno di apposite tensostrutture mobili (che saranno movimentate con idonea gru) che garantiranno il controllo e il trattamento delle emissioni in atmosfera generate durante tutte le fasi dell’intervento: scavo, collaudo e riempimento.

La gestione delle emissioni è garantita da un impianto di trattamento aria attrezzato con filtri per l’abbattimento delle polveri, dei COV e del mercurio. L’impianto è dimensionato per il trattamento di circa 36.000 Nmc/ora e garantisce 4 ricambi d’aria/ora nella struttura operativa e 1 ricambio d’aria/ora in quelle di collaudo e riempimento.

Al fine di mantenere sufficientemente depresso il livello di falda nelle celle di scavo, è inoltre prevista la realizzazione di una rete di dewatering costituita da 8 pozzi profondi. Le acque emunte sono inviate a un impianto di trattamento acque esistente all’interno dello stabilimento che si fa carico diretto della loro gestione.

LA TECNOLOGIA

L’intera operazione di bonifica comporta l’adozione di tecniche e tecnologie specifiche del know-how di Greenthesis in ogni fase operativa. 

Nelle operazioni di scavo – in potenziale presenza di sostanze tossiche impreviste e in condizioni di bassa staticità geomeccanica dei rifiuti oggetto di rimozione – vengono utilizzati sistemi di monitoraggio ambientale, e adottati tecniche di scavo selettive, sistemi di abbattimento polveri e di mitigazione degli effetti sull’ambiente.

Al fine di evitare/minimizzare la permanenza degli operatori all’interno degli ambienti confinati lo scavo avviene con mezzi radiocomandati dall’esterno delle tensostrutture operative.

Il trattamento dell’aria avviene mediante moderno ed efficiente impianto in grado di trattare fino a 36.000 Nmc/h di e di garantire ricambi d’aria/ora nelle strutture operative; 

La sostituzione dei filtri a carboni di tipo plug&play, avviene completamente senza la necessità di travasi per svuotamento/riempimento dei filtri stessi, questo comporta non solo una notevole semplificazione delle attività ma anche l’abbattimento dei rischi operativi e di esposizione agli inquinanti per gli operatori e l’annullamento delle eventuali emissioni di polveri intrinseche alla movimentazione di carboni attivi.

Durante le attività di scavo, al fine di prevenire eventuali problematiche relative all’esplosività dei rifiuti e all’esposizione degli operatori, vengono effettuati monitoraggi dell’atmosfera. 

I rifiuti/terreni non vengono stoccati al di fuori delle tensostrutture e degli ambienti confinati ma sono caricati direttamente sui mezzi autorizzati al trasporto off-site dei rifiuti prodotti all’interno delle tensostrutture. Adottata poi una tecnologia di pesatura traslante per la verifica del carico dei rifiuti e l’introduzione/estrazione dei semirimorchi destinati al trasporto off site dei rifiuti senza che gli autisti dei mezzi al carico debbano entrare negli ambienti confinati. 

RISULTATI

Il progetto di bonifica dell’area Cratere è lungo e complesso, il personale altamente specializzato di Greenthesis è pronto ad affrontare l’insorgere di eventuali problematiche al fine di restituire al termine delle operazioni il sito completamente bonificato. 

Diversi i risultati attesi dalle operazioni di bonifica. Si conta innanzitutto di rimuovere e inviare a smaltimento off-site circa 100.000 mc di rifiuti e terreni contaminati. Greenthesis apporterà poi le operazioni necessarie al fine di contenere e controllare le emissioni in atmosfera, dovute alla presenza di rifiuti e sostanze volatili durante tutte le fasi lavorative, dallo scavo al reinterro post collaudo, nonché le acque di aggottamento profonde e superficiali con invio a trattamento/smaltimento delle medesime. In seguito al verificarsi di eventi piovosi una volta posta in opera e resa operativa la tensostruttura operativa su ogni cella di scavo (copertura totale a tetto e conterminazione perimetrale a mezzo di combiwall) verrà rimossa l’eventuale acqua di aggottamento.