SIN Napoli Orientale

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SIN Napoli Orientale

INTERVENTO:

liberare l’area dagli agenti contaminanti

COMMITTENTE:

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FINANZIAMENTI:

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QUANTITA’ DA GESTIRE:

circa 1.000.000 di tonnellate di terreni contaminati

PERIODO DI LAVORO:

circa 4 anni

IL SITO:

Le aree di proprietà della Kuwait Raffinazione e Chimica (KRC – società del gruppo Kuwait Petroleum Italia – Q8 Italia) attualmente in bonifica ricomprendono la ex Raffineria ed ex-petrolchimico di Napoli per un’estensione di circa 38 ettari e sono situate all’interno del Sito di Interesse Nazionale “Napoli Orientale”.

Dopo l’acquisizione nel 1990 da parte di Q8 del complesso petrolifero di proprietà della Mobil Oil, nel 1993 Q8 interrompe le attività di raffinazione e petrolchimiche avviando un processo di trasformazione dell’area in terminale di ricezione, stoccaggio e distribuzione di prodotti energetici.  Oggi l’hub logistico di Napoli rappresenta la principale infrastruttura in Italia per la ricezione e distribuzione dei prodotti destinati alla mobilità terrestre e marina ed è considerata per legge una infrastruttura strategica per la garanzia della sicurezza degli approvvigionamenti energetici del sistema Paese.

Contestualmente l’area in precedenza occupata dalle attività produttive viene coinvolta in una delle bonifiche più rilevanti ed estese attualmente in corso in Italia, con l’obiettivo di rendere disponibili i terreni Q8 bonificati, contribuendo così attivamente alla rigenerazione urbana della zona orientale.

Il progetto di bonifica, approvato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica prevede lo scavo e il trattamento di circa 1.000.000 di tonnellate di terreni contaminati.

A seguito dell’aggiudicazione della gara lanciata da KRC, la sfida del progetto sarà perseguita dall’ATI composta da Greenthesis S.p.A. – società mandataria – Eni Rewind S.p.A. e SIRAI s.r.l., e prevedrà l’utilizzo di 3 tecnologie innovative.

DESORBITORE TERMICO

Il desorbitore termico è una delle tecnologie chiave adottate per la bonifica dei terreni fortemente contaminati da idrocarburi e altri composti organici volatili.

Questa tecnica prevede il riscaldamento del terreno contaminato fino a temperature di circa 500°C in un cilindro rotante, dove i composti organici presenti nel terreno vengono vaporizzati.

Gli inquinanti volatili vengono quindi catturati e trattati attraverso appositi filtri per garantire che non vengano rilasciati nell’ambiente.

Una volta completato il processo, il terreno, privo di contaminanti, può essere riutilizzato nel sito.

LANDFARMING

Il Landfarming è una tecnologia fondamentale utilizzata per la bonifica di terreni non eccessivamente contaminati.

Si tratta di un processo biologico che sfrutta l’azione dei microrganismi, sia autoctoni che introdotti, per degradare gli idrocarburi nel suolo, direttamente in situ, richiedendo una costante aerazione e un continuo monitoraggio dell’umidità per mantenere attivi i batteri degradatori.

Il terreno trattato attraverso questa tecnologia naturale può essere nuovamente impiegato nel sito, consentendo un riciclo sostenibile delle risorse naturali.

AIR SPARGING E SOIL VAPOR EXTRACTION

L’Air Sparging è una tecnologia utilizzata per la bonifica delle acque di falda e dei terreni saturi e consiste nell’insufflazione di aria nel sottosuolo attraverso appositi pozzi, in modo tale che l’ossigeno introdotto favorisca la crescita di batteri aerobi che degradano gli idrocarburi.

Si tratta di un trattamento in-situ, cioè realizzato senza escavazione del terreno.

Durante il processo, i composti organici passano allo stato gassoso e vengono successivamente estratti attraverso sistemi di aspirazione noti come Soil Vapor Extraction (SVE), che permette di rimuovere i vapori contaminanti dal terreno, che vengono filtrati e purificati.

CONCLUSIONE E BENEFICI

L’integrazione delle tecnologie del desorbitore termico, del Landfarming e dell’Air Sparging e Soil Vapor Extraction garantirà una bonifica completa e sicura, con un elevato livello di sostenibilità grazie alla importante quota di terreni che potranno essere riutilizzati direttamente in sito con notevole riduzione dell’impatto ambientale delle attività.

In un lasso di tempo stimato di quattro anni, l’area sarà libera dagli agenti contaminanti, permettendo il suo riutilizzo sicuro e sostenibile.

I benefici del progetto includono la riduzione del rischio ambientale e sanitario, la riqualificazione dell’area per nuovi progetti urbani e un notevole miglioramento delle condizioni ambientali complessive, il tutto a vantaggio della comunità.