Gli interventi del Progetto di Bonifica si sviluppano secondo le seguenti fasi principali:

• predisposizione delle opere temporanee necessarie alla gestione del cantiere di bonifica, quali in particolare:
• aree di cantiere e di servizio per lo scavo dei terreni; aree di deposito temporaneo dei materiali di scavo e rifiuti da destinare a conferimenti esterni; area di deposito in attesa di definitivo utilizzo per i terreni conformi da destinare a rinterri finali nel sito; eventuali opere stabili seppur provvisorie per l’adduzione all’impianto PIF delle acque che fossero, nel caso, aggottate in fase di cantiere;
• scavo dei terreni ed eventuale separazione selettiva dei rifiuti misti al terreno;
• Omologa dei rifiuti prodotti;
• conferimento dei materiali escavati a discariche e impianti di trattamento rifiuti nazionali e internazionali;
• collaudo e certificazione dei lotti di scavo;
• rinterri dei lotti di scavo con materiali idonei, per spessori di almeno 1 m, nel rispetto dei vincoli morfologici definiti nel documento di analisi di rischio.

I volumi di scavo in banco sono stati stimati in circa 57.000 mc, divisi nelle seguenti zone di scavo:

1. area A (lotti di scavo 1, 2 e 15), per un volume di scavo dell’ordine di 11.000 mc
2. area B (lotti da 3 a 10), per un volume di scavo dell’ordine di 35.000 mc
3. area C (lotti da 11 a 14), per un volume di scavo dell’ordine di 11.000 mc.

I valori obiettivo per i collaudi delle pareti e fondo scavo sono:

• CSC “Concentrazione Soglia di Contaminazione” (di cui i valori analitici espressi alla colonna B della Tabella 1 dell’Allegato 5 al Titolo V della Parte IV del D.lgs. n. 152/06 e s.m.i.) per le pareti e i fondi scavo dei terreni superficiali (per profondità di verifica inferiori a 1m dall’originale piano campagna);
• CSR “Concentrazione di Soglia di Rischio”, individuate mediante analisi di rischio , per pareti e fondi scavo per terreni profondi (per profondità di verifica superiori a 1 m dall’originale piano campagna).

Data la tipologia di contaminazione dei terreni è stato necessario smaltire all’estero la maggior parte dei terreni pericolosi, usando anche navi per il trasporto dei rifiuti.